Acqua? No! E' Benzina il liquido che mi occorre a questo punto.
La salita sulla cima ha sprecato più carburante rispetto a quello che potevo supporre. Oggi è domenica e temo che in un posto così isolato sarà difficile trovare uno sciamano della benzina più di quanto è stato difficile trovare quello dell'acqua.
Scendiamo per i tornanti precedenti, ora il percorso mi sembra più breve.
A valle seguo le frecce per l'abitato più vicino che è Solopaca, città del Vino.... Una serie di transenne ci impedisce di proseguire oltre le prime case del paese perchè e ovvio che una città è detta del vino proprio per aver l'opportunità di organizzare una Saga dell'uva.
Ho nella mente le immagini recenti di qualcosa di analogo visto nel Friuli. Lì avevo notato la perizia con cui venivano preparati stand curatissimi per assaggi di pietanze e vini locali in cittadine belle, ricche, dignitose, pulite etc. città agghindate con bandiere e stendardi medioevali ..... qui, a Solopaca, ovviamente si dipana una situazione molto diversa...... provo imbarazzo nell'avere al mio fianco A. (soprattutto dopo aver visitato e conosciuto la sua terra) sono sicuro che pensa tra se e se ..... tra se e me..... :
TERRONI!
Ma ha ragione! come posso contestare?
Tra strade sporche piene di carte e spazzature di ogni tipo, (probabilmente residui di sfilate fatte nei giorni precedenti), passano sotto i nostri occhi padri Pii, Madonne Addolorate, ed un Tornado[!] ... tutti ricoperti di chicchi d'uva azzeccati col vinavil .... restiamo increduli ..... in un angolo sotto il basamento di una chiesa un venditore di cd "pezzotti" spara a tutto volume ultimi hits di cantanti napoletani. La mia mente vola (trova rifugio) al ricordo del caffè bevuto seduto al tavolino sotto ai portici, di fronte al duomo di Cividale. Anche lì fervevano i preparativi di un evento anaologo a quello che, con orrore, ora sfila sotto ai nostri occhi. Le persone che lì osservavo, i frammenti dei loro discorsi, che oziosamente coglievo, erano diversi, soprattutto il tappeto musicale era tutt'altra cosa ......
Torno in me e tra la folla vedo un banchetto sistemato fuori dal portone di una specie di pro-loco. Seduta al banco una ragazza dallo sguardo intelligente e vagamente intellettuale... penso: "ecco! questa è la tipa giusta per chiedere dello sciamano, forse non tutto è perduto!"
Alle mie domande, con voce roca, risponde: "veramenDe io non Zono di guà Ghiedete al direttore"...
Sfiduciato ripeto le mie poche e povere notizie al direttore, costui (direttote poi di cosa? mi chiedo mentre l'ascolto) non sa niente di acque e sciamani mi parla di un politico, di qualcuno che è venuto a vedere qualcosa su una montagna, mi indica con intrecci di mani e di braccia la via per questa montagna... io provo a ripetere, ma è evidente che non ho capito un cazzo ... nella mie orecchie, ancora oggi, risuona il modo in cui ha pronunciato il nome dell'onorevole e sconosciuto politico che è venuto alla montagna... non so chi sia... ma nel suo tono c'erà un tono reverenziale fastidioso. Qui siamo nel reame del Clemente "Pastella"....
Giriamo un po fino a quando l'avvilimento prende il sopravvento buttiamo l'occhio qui e là dentro i terranei abbandonati adibiti ad improbabili rivendite di vino ed altre robe... ma è tutto raffazzonato e sgradevole.... quindi rapidamente fluiamo via da Solopaca....
Appena fuori dalla città, in una valle percorsa dal fiume Calore, si apre un paesaggio bellissimo fatto di tanto verde e tanti tanti tanti tanti filari di uva.
Armonia insperata e rincuorante, mentre parliamo e confrontiamo il paessaggio che vediamo con altri che abbiamo visto: a Trapani, in Toscana o nel Friuli in una cascata di libere associazioni di ricordi, all'improvviso, entrambi, veniamo attratti e colpiti da un riverbero azzurro molto in alto tra il verde fitto del bosco che ricopre una montagna alla destra della strada.....
E' il segnale che aspettavamo!
_TO BE CONTINUED_