REAL TIME REAL SOUND - QUELLO CHE ASCOLTO MINUTO PER MINUTO-

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sabato 27 ottobre 2007

vertigo


Non ho mai amato l'altezza, mi tremano le gambe, mi da un senso di nausea ed ovviamente di vertigine. Oggi lavoro qui, seduto, tra me ed il vuoto ci sono pochi centimetri di un pannello di vetro e qualche altra fragile sostanza. Esorcizzo e mi sporgo dal tavolo: da un lato e dall'altro









Non ho voglia di parlare con nessuno, come spesso mi capita da qualche mese a questa parte, per questo ho portato il mio pc portatile sul quale scrivo questo testo... sono in attesa e nel frattempo faccio finta di avere qualcosa da fare, questo mi illude ed argina un po la presenza degli altri.




Guardo lontano nel vuoto da tutti i lati scene di vita uguali: gente stipata sotto vetro in atmosfere artificiali, mi chiedo se qualcuno sta guardando me in questo momento cosa vede? cosa pensa?




Precipito nel sonno, nella fuga delle girandole dei miei pensieri e della mia immaginazione. Guardo di nuovo in basso, da quassù sembra che tutti camminano a testa bassa.
Piove!
immagino di sentire l'odore dell'aria e della terra quando piove .... vorrei essere fuori anche io

Poi una voce alle mie spalle mi riporta in vita, con i piedi per terra al 22° piano ad oltre 70 mt dal suolo reale:

"ma che ci fai qui? non sei con gli altri.... sono tutti in sala riunioni il corso è iniziato da almeno 10 min"

[Il corso certo sono venuto qui apposta per questo]

"arrivo"

_CLICK_

lunedì 22 ottobre 2007

lo sciamano dell'acqua V°


Una superficie celeste e cristallina un segnale a cielo aperto ad indicare che lassù si trova l’acqua.



Dopo l'ultima salita lo sciamano ci accoglie di spalle, la schiena è trafitta dagli strumenti della sua arte, il suo corpo è avvolto in una nuvola di acqua che gli ruota intorno e viene spinta precipitando su di noi che lo guardiamo dal basso.






Dalla montagna escono dei suoni, la forma della musica si autogenera e si rinnova nel tempo, ogni giorno, in modo diverso; la musica si muove nello spazio e si trasforma in relazione allo scorrere del tempo (come un organismo vivente) e l'acqua danza intorno allo sciamano, l'acqua devia la luce ed anch'essa comincia a ruotare intorno al corpo dello sciamano suddividendosi in frequenze colorate







L'incantesimo è potente lo sciamano trova conserva e pietrifica l'acqua cristallina per l'eternità




qualcuno ha tranciato e ferito la montagna lo sciamano la cicatrizza con un manto blu cobalto.... la montagna per questo canta con dei suoni che si generano da soli e dei quali non capiamo la provenienza, parte come un sibilo poi ci ricorda i canti delle balene o i suoni di archi celesti .... cambia continuamente. Una vena aperta continua a scorrere e disseta i pellegrini...



puahh!!.... ma che schifo! sa di cloro ed è calda come piscio

"Solopaca ovvero la trasformazione dell’ingresso di un serbatoio idrico in opera d’arte di Mimmo Paladino; con i suoni ("sorgenti nascoste") elementari che si autogenerano e cambiano continuamente diffondendosi nello spazio senza un punto di provenienza; con le luci in sincrono con il movimento lento della luna, si hanno diversi momenti di illuminazione: uno di contrazione (sistole) ovvero luce di sottofondo, e uno di distensione (diastole) ovvero luce più intensa, la regolazione luminosa è in stretta relazione alle quattro fasi lunari; con l'architettura costruita scevra di decorazioni, minimalista, industriale, impostata da rapporti spaziali e direttrici impercettibili, in una grande esplosione di riflessi emessi dalla graniglia di vetro, a volte dai blocchi vitrei o dall’acqua stessa."

venerdì 5 ottobre 2007

lo sciamano dell'acqua IV°

Acqua? No! E' Benzina il liquido che mi occorre a questo punto.

La salita sulla cima ha sprecato più carburante rispetto a quello che potevo supporre. Oggi è domenica e temo che in un posto così isolato sarà difficile trovare uno sciamano della benzina più di quanto è stato difficile trovare quello dell'acqua.

Scendiamo per i tornanti precedenti, ora il percorso mi sembra più breve.
A valle seguo le frecce per l'abitato più vicino che è Solopaca, città del Vino.... Una serie di transenne ci impedisce di proseguire oltre le prime case del paese perchè e ovvio che una città è detta del vino proprio per aver l'opportunità di organizzare una Saga dell'uva.

Ho nella mente le immagini recenti di qualcosa di analogo visto nel Friuli. Lì avevo notato la perizia con cui venivano preparati stand curatissimi per assaggi di pietanze e vini locali in cittadine belle, ricche, dignitose, pulite etc. città agghindate con bandiere e stendardi medioevali ..... qui, a Solopaca, ovviamente si dipana una situazione molto diversa...... provo imbarazzo nell'avere al mio fianco A. (soprattutto dopo aver visitato e conosciuto la sua terra) sono sicuro che pensa tra se e se ..... tra se e me..... :
TERRONI!







Ma ha ragione! come posso contestare?


Tra strade sporche piene di carte e spazzature di ogni tipo, (probabilmente residui di sfilate fatte nei giorni precedenti), passano sotto i nostri occhi padri Pii, Madonne Addolorate, ed un Tornado[!] ... tutti ricoperti di chicchi d'uva azzeccati col vinavil .... restiamo increduli ..... in un angolo sotto il basamento di una chiesa un venditore di cd "pezzotti" spara a tutto volume ultimi hits di cantanti napoletani. La mia mente vola (trova rifugio) al ricordo del caffè bevuto seduto al tavolino sotto ai portici, di fronte al duomo di Cividale. Anche lì fervevano i preparativi di un evento anaologo a quello che, con orrore, ora sfila sotto ai nostri occhi. Le persone che lì osservavo, i frammenti dei loro discorsi, che oziosamente coglievo, erano diversi, soprattutto il tappeto musicale era tutt'altra cosa ......

Torno in me e tra la folla vedo un banchetto sistemato fuori dal portone di una specie di pro-loco. Seduta al banco una ragazza dallo sguardo intelligente e vagamente intellettuale... penso: "ecco! questa è la tipa giusta per chiedere dello sciamano, forse non tutto è perduto!"


Alle mie domande, con voce roca, risponde: "veramenDe io non Zono di guà Ghiedete al direttore"...


Sfiduciato ripeto le mie poche e povere notizie al direttore, costui (direttote poi di cosa? mi chiedo mentre l'ascolto) non sa niente di acque e sciamani mi parla di un politico, di qualcuno che è venuto a vedere qualcosa su una montagna, mi indica con intrecci di mani e di braccia la via per questa montagna... io provo a ripetere, ma è evidente che non ho capito un cazzo ... nella mie orecchie, ancora oggi, risuona il modo in cui ha pronunciato il nome dell'onorevole e sconosciuto politico che è venuto alla montagna... non so chi sia... ma nel suo tono c'erà un tono reverenziale fastidioso. Qui siamo nel reame del Clemente "Pastella"....


Giriamo un po fino a quando l'avvilimento prende il sopravvento buttiamo l'occhio qui e là dentro i terranei abbandonati adibiti ad improbabili rivendite di vino ed altre robe... ma è tutto raffazzonato e sgradevole.... quindi rapidamente fluiamo via da Solopaca....


Appena fuori dalla città, in una valle percorsa dal fiume Calore, si apre un paesaggio bellissimo fatto di tanto verde e tanti tanti tanti tanti filari di uva.


Armonia insperata e rincuorante, mentre parliamo e confrontiamo il paessaggio che vediamo con altri che abbiamo visto: a Trapani, in Toscana o nel Friuli in una cascata di libere associazioni di ricordi, all'improvviso, entrambi, veniamo attratti e colpiti da un riverbero azzurro molto in alto tra il verde fitto del bosco che ricopre una montagna alla destra della strada.....


E' il segnale che aspettavamo!

_TO BE CONTINUED_

mercoledì 3 ottobre 2007

Cold&Warm

_raggio di luce sul mio corpo in una calda mattina d'inverno_



lunedì 1 ottobre 2007

dalla mia finestra I°

-sparkle-
MAN AT THE REST
-gru-
MAN AT WORK