REAL TIME REAL SOUND - QUELLO CHE ASCOLTO MINUTO PER MINUTO-

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sabato 31 marzo 2007

RISIKO!


pepi lucy boom e le altre
liberiamo il tavolo .... risiko!
(Noooo! odio il risiko!)
personaggi: M.:Janettelle; V.:mia mamma (adottiva); A: "la ragazza dell'est"; S: io
La scena si svolge attorno ad un tavolo raso terra, abbiamo appena finito di mangiare, in posizioni da contorsionista, attorno ad una tavolo alto 20 25cm. Candele! Ovunque, bisogna stare attenti a non diventare una torcia umana. Tutto intorno pareti coloratissime, che cambiano colore credo, almeno, ogni 10 gg, dal giorno in cui mammina ha scoperto i colori alla caseina. Per ora di fronte a me una parete viola, che sembra ricoperta da cristalli zuccherini, la più bella e quella anche più longeva, alle mie spalle arancio, alla mia sinistra verde acido, alla mia destra balcone con tende amaranto, (stile incubo di Mondrian). Sotto alle chiappe il tappeto (sobrio) che gli regalammo io e la "ragazza dell'est".
Io: ma io mi rompo il c...zo di giocare a risiko
mammina: dai fallo per mio marito che stasera è depresso... guarda comm sta cumbinat!
Io: datemi almeno le armate viola
So già che qualunque saranno gli obiettivi mi perderò per strada. So che qualunque sarà l'obiettivo, presto, il gioco diventerà una sfida all'utimo sangue tra la ragazza dell'est e mia mamma! La ragazza dell'est ha già cambiato timbro di voce.
(Sottofondo garantito da ITUNES random).
giri di dadi giri di dadi giri di dadi giri di dadi
Io: attacco.... attacco...
mammina: attacc 'o ciuccio addò dice 'o padron... e vuò tirà sti sfaccimm e dad!
Io: mammina come sei volgare
mammina.: muoviti che aggia acciarire a kella nordist e sfaccim' a kell' dell'Alto Belice
Io: mammina si troppa ignorante si dice Alto Adige e poi comunque non ci azzecca niente
l'obiettivo di V. non centrava niente con le truppe rosse della ragazza dell'est, ma sapevo già che sarebbe finita così. Io e Janettelle siamo messi male, la cartina è tutta rossa ed un po gialla.
Janettelle: sai S. sto facendo progressi al canto, mi hanno detto che sono un baritono
Io: mmm?
Janettelle: senti come faccio bene sta canzone di antonella ruggero.
Io: mmm ... [marò]
nel frattempo, mammina, intanto che la ragazza dell'est tira i dadi, recita: 1,1,1,1,1,1,1,1,1,1!
Certo se il mondo fosse nelle nostre mani....
sembra un sinusoide: sale quando è il turno della ragazza dell'est, scende al turno di Janette, risale nelle mani di mammina, cala nuovamente quando tocca a me, .... poi ricomincia... non vedo l'ora di perdere.
Janettelle: sai S. sono passato al secondo livello a lavoro mi hanno promosso!
Io: ragazzi sono felice! ... non so ho provato una sensazione bellissima come se mi fosse risalita dal basso una sensazione di felicità non so descriverla
mammina: questa è la grazia del signore che è scesa in te
la ragazza dell'est: togliete ste bottiglie di piedirosso
Io: uno sguardo alle madonne sparse per la stanza... ok mi è passata...
giri di dadi giri di dadi giri di dadi
sventuratamente lancio, in difesa, con tre dadi al posto dei due che mi erano consetiti, faccio due sei e un due! finimondo
mammina: mi dispiace figlio mio ma devi ritirare
la ragazza dell'est: calma calma un sei rimane a terra per un fatto matematico uno dei due sei sarebbe comunque uscito
la fine del mondo
mammina: tu non capisci un cazzo ... questa è matematica combintoria : m su n (m/n)
la ragazza dell'est: che cazzo dici non sai di cosa parli che cazzo vuol dire m/n?
mammina: si na professoress do cazz.
odio questo gioco
la ragazza dell'est: (rivolto a me) la tua mamma è un imbrogliona! come tutti voi napoletani... non gioco più. Ad ogni giro si trova un tris... bisogna allontanare la carte dalle sue mani...
Io: Aspetta provo io a far ragionare la mammina..... (provo io a far ragionare la mammina) ( che ecosa ho detto penso tra me e me).... entro nel gioco .... finalmente....un ruolo che mi si addice.... [capisco perchè non mi piace il risiko] .... comincio a mediare.

venerdì 30 marzo 2007

dinamiche


3-6-9 non c'è mai un 4!.... Sono fuori da 1-4-2-8-5-7...ma intanto oggi mi sento 4!
Se avessi sbagiato tutto?
A dire il vero a volte mi sento un 5.
Anche 1 spesso.
A volte riesco a fare finta di essere un 2.
Non penso di essere un 3, mai! ... ma, a sentire qualche opinione su di me, potrei anche esserlo stato in qualche occasione.
Quando mi sento osservato, spiato, controllato da telecamere ed occhi nascosti, sono decisamente 6.
Detesto gli 8 ... ma forse mi capita, a volte, di avere poco tatto ed essere un po dispotico.
7 assolutamente no..... insomma forse... di tanto in tanto.
9....? forse si!

giovedì 29 marzo 2007

..A TAO..

play LOUD


On the Edge Of
Low


Soft from your lips to the rise of your stomach

Your lungs filled with fingers keep jamming words down my throat

Nothing to steal we've got nothing to love

Nothing to spill because oh we're so innocent oh

Oh on the edge of

Oh on the edge of

I could have built you a house on the ocean

The ocean repeating and receding into the sun

So cut to you dead and now cut to the laughing

Cut through our bodies and lastly into our oh

Oh on the edge ofOh

Oh on the edge of
Da un cupo preludio in acido, procede poi una nerissima perla di angoscia, smorzata in un tourbillon di polifonie vocali - che rimandano ai bei tempi andati della West Coast - e di arpeggi sfumati ("On The Edge Of"). [recensione da Onda Rock]

Ante...post



FALLO! culto del


Maestro musica: A life of temporary relief - LOW


I remember every number

I remember graduation

I remember painted faces

no they couldn't believe it was you

I knew


Melanconia cronica


I remember ....


[Bovarismo sindrome per la quale ci si autodistrugge per gli amori infelici. Isteria o perversione? ....Un estremismo certo.]


Teatrini e masochismi: feticci, violenza, frustini, corde..... i partecipanti tutti daccordo: piacere di provare dolore!.... Ma cosa centrano Madame Bovary - Adele H. che mi vengono in mente spesso ultimamente?


Due personaggi, uno inventato, l'altro reale. Sottomissione servile, soggezione, asservimento. Senza un uomo non sono nulla, entrambe, hanno la percezione drammatica di non esistere. La vita acquista senso quando vengono sedotte, trovano motivazione ad esistere. Quando finisce l'incanto, di nuovo il vuoto.Dopo subentra la tortura di non essere all'altezza degne del "suo" amore per la loro pochezza. Il martirio è cercato e voluto.Mancanza di senso e progettualità. Disequilibrio tra l'immagine di se e quella dell'altro.


Finzione! La mia abiezione è una finzione! Devo uscire da questa dinamica, sono come un tossico. Uscire da questa sottomissione! Ma con cosa la sostituisco? Corro il rischio di non avere più alibi alla insoddisfazione.


Tormento: creare situazioni che fanno soffrire, frustini feticci e corde, ma di altra materia.


G.: sono qui dietro l'angolo
S. : anche io sono qui ma non ti vedo
G.: sono dal lato dei portici
S.: ok io sono alle spalle del fabbricato ... ti raggiungo.


Attaccamento idiota, non riesco a creare lontananza tra me ed alcune persone. Voluttà (meno di un tempo) beatitudine (meno di un tempo) ... ecco G...sicuramente narcisticamente appagato... bacio...


S.: cazzo ma se non chiamo io!
G.: hai ragione ... proprio stamttina pensavo...
S.: proprio stamattina pensavi S. non si fa più sentire e ti fregavi le mani dicendo ancora un po e me ne libero completamente dici sempre la stessa cosa ... intanto non chiami mai!
G.: ma è la verità proprio stamattina ti pensavo...e mi son detto ma S.? come mai non si fa più sentire
S.: vabbè dove andiamo a mangiare
G.: secondo me facevi il giochino ... non chiamavi per vedere io quando ti avrei chiamato
S.: stronzo andiamo a mangiare.


Non voglio essere immolato non voglio "sacrifici umani" soprattutto il mio ... io sono più alto, ho una figura più bella, sarei anche più bello se non fosse per.... sono più colto, ho gli occhi verdi. Non ho più la mente invasa dal suo pensiero, come quando conobbi A., (bruciando l'inzio di una cosa importante che vive ancora oggi) ho poca memoria delle poche cose vissute con G. non ho più illusioni ma continuo a cercare modi per rivederlo.


Non sono madame Bovary!


... ma Adele H.?


Cieca ostinata posseduta... cancella il rifiuto dello squallido tenente, si ostina .... quando Adele passa accanto al tenente non lo vede ... Adele muore pazza.


Non sono Adele H.!


Mi presento: io sono S. e come disse F. ora studio la geometria della mia anima.


Musica maestro tocca a te M., qui ci sta bene "pagan poetry" (sto ascoltando vespertine mentre scrivo questo post "frosti", in questo momento, che sembra suonata col ghiaccio) so che non ti piacequel video, ma, ci starebbe bene ora, quando si cuce letteralmente sulla pelle un vestito di perle e aghi .... grida canta e sussura queste parole col coro:

I love him,

I love him I love him,

I love him I love him,

I love him I love him,

I love him

She loves him,

she loves him.

This time

She loves him,

she loves him

I'm gonna keep it to myself

She loves him,

she loves him

She loves him,

she loves him

This time

I'm gonna keep me all to myself

She loves him,

she loves him

And he makes me want to hand myself over

She loves him,

she loves him

She loves him,

she loves him

And he makes me want to hand myself over


QUESTO E' L'ULTIMO POST DEDICATO A G.


"vado a mangiare le salsicce le ho cotte al forno (chissà?) ho aggiunto funghi piselli ed un po di patate (quante piatanze ambigue) anche un po di erbette: timo salvia e rosamrino... è pronto.... e stasera ci bevo su un po di Cabernet Sauvignon friulano"

lunedì 26 marzo 2007

ventiseimarzoduemilauno

Conobbi G.! Era un lunedì! Aspettò tanto, prima che mi facessi vivo.
Non me ne importava niente. A quei tempi avevo tra le mani la memoria tattile di un altro corpo.
Dopo un po le cose cambiarono, come spesso accade, la partita si sbilanciò a favore del più forte, o del più codardo, o del più furbo..... E divenne, col tempo, un moderno culto: pagano ed arcaico.
"L'idolo è un sole che non getta ombra".
Penso di essere il solo a celebrare questo nuovo "anniversario".
... In Memoriam...

sabato 24 marzo 2007

senza titolo



Vorrei raccontare quello che mi è successo ieri, ma non ci riesco, è troppo forte, porta il carico di tanta roba, tante cose accadute tempo fa. Sensi di colpa, quelli non mancano mai, senso di perdita, sgomento, uffa....
Un amico ieri mi ha concesso di lasciare andare ( espressione questa che uso spesso negli ultimi tempi) un po del carico emotivo che trattenevo dentro di me. Un amico paziente che spesso mi regala il suo ascolto attento. Lasciavo andare le parole e simultaneamente il corpo ha ricevuto un messaggio! Come un addetto al locale macchina delle vecchie navi. Si sono aperte valvole girate ruote e manovelle, sbuffi di fumo e vapore... così: le mani andavano veloci sui tasti, le parole, confuse, scorrevano sul monitor,... liquidi gli occhi.
Non era un pianto! assolutamente no .... fluiva...tutto pensieri, parole, emozioni.... lasciavo andare appunto ed il corpo come una macchina lasciava andare un eccesso, un sovracarico, che altrimenti sarebbe finito nella stiva, aumentando la zavorra.
Thank's

venerdì 23 marzo 2007

Liber liber.... liberi tutti


Si! hai ragione tu F. troppi libri, troppa roba, troppo accumulo, poca operatività.
A volte mi pare che, anzichè per me, leggo e approfondisco come se dovessi spiegarlo ad un altro. Un altro che possa farne uso e darmi conferme sulla bontà di quello che leggo. Aspetto il ritorno la conferma attraverso gli altri. Niente di nuovo! ... gli altri! ed io?...
Ok vado a guardare un film!

Primavera [?] Not yet [!]

In un blog vedo fiorire tromboncini e pratoline... immagino si tratta di una primavera della mente.













qui fa freddo.......................................proprio freddo!

martedì 20 marzo 2007

Bivio


Ho accompagnato A. a casa ed ora torno verso casa mia. Alla tangenziale preferisco un percorso urbano. Percorro la parte collinare, poi imbocco la discesa di via Caravaggio, una strada in discesa tutta curve, di giorno panoramica. Alla fine della strada c'è un semaforo . . . Rosso . . . quindi rallento e mi fermo. Quando è il momento di ripartire mi accorgo che è stata azionata la freccia a sx (io dovrei andare diritto per andare a casa). La mano di "uno" ha, di soppiatto, automaticamente azionato la freccia.
Guardo questo poverino diritto negli occhi, ha uno sguardo pietoso, e penso: "in fondo cosa mi chiede vuole solo passare sotto casa sua, vedere le luci di casa accese, vedere se l'auto è parcheggiata sotto casa o in garage".
Questo poverino ricorda le targhe delle sue auto a memoria. Conosco questa strada, mi ha portato altre volte, questo stupido, da queste parti. Mi trasmette tutta la sua ansia questo idiota che ora teme di essere scoperto, ma, mi implora comunque di rallentare all'altezza di quel numero civico. Che stupido! Non dovevo assecondarlo! Ora guarda i marciapiedi (coglione) cerca un beagle biricchino a guinzaglio e qualcuno che pigramente gli va dietro. Tante volte sono capitati incontri realmente fortuiti, malamente interpretati come segni di un male identificato destino. Finalmente... piazzale Tecchio, fine delle probabilità. Quest'ultime scemano statisticamente lungo le palme del viale Augusto. Altro semaforo questa volta . . . verde . . . freccia a dx imbocco viale Kennedy, nella bella stagione lo percorro con tutti i vetri dell'auto giù, perchè entri il profumo dei tigli che mi mette di buon uomore, ... per ora è ancor inverno.

cartoline dal futuro







Queste immagini sono il risultato della visita a Galassia Gutemberg.

Queste immagini mi hanno suggestionato molto probabilmente solleticato la mia parte infantile. Del resto non è poi tanto improbabile che nel 2516 si organizzi un campagna di scavo del maschio angioino, oppure che al bugnato, a punta di diamante della chiesa del Gesù nuovo, nel 2971, si appoggi l'arto meccanico e stanco di un Gundam che guarda melanconicamente i ruderi di Santa Chiara, oppure che Sant'Elmo venga trasformato nella centrale di produzione di chissà cosa, incredibile immmaginare che nel 2585, lo scioglimento dei poli, consenta, che tra gli scheletri della struttura della galleria Umberto, nuotino i cetacei e navighino sommergibili.

Probabilmente queste immagini non possono essere pubblicate, se qualcuno ritiene sia proprio così, le elimino immediatamente.
I disegni sono di G.Iaccarino, D.Sansone, D.Bigliardo, I,Vitolo, R. Schiavullo, S. Boraley, G. Ricciardi

Galassia Gutemberg quest'anno era alla stazione marittima, questo è l'unico motivo che mi ha indotto a visitarla! Non avevo mai visto all'interno questa dignitosa architettura degli anni '30. Se penso che probabilmente è l'unica fiera del libro al sud Italia mi avvilisco... mi piacerebbe vedere il salone del libro a Torino.

lunedì 19 marzo 2007

Io qui ora


Una esperienza comune, sicuramente facilmente sperimentabile, è quella di galleggiare abbandonati sul pelo dell'acqua. Il liquido entra nelle orecchie, probabilmente esercità una pressione sul timpano, si percepisce: il rumore dell'acqua, pochi altri suoni ovattati ma soprattutto si sente il rumore del proprio respiro. Ogni volta che mi capita di stare in questa posizione ovviamente mi rilasso. In me, questo stato di beatitudine di solito dura poco, mi concentro sul rumore del mio respiro, comincia a diventare assordante, mi chiedo: chi respira per me? è possibile che io dimentichi volontariamente di farlo?
Appare facile, in una situazione come questa, dividere l'attenzione tra una parte di me meccanica-biologica ed un'altra che potrei definire mentale, compare poi qualcosa che mi fa ribaltare e rimettere i piedi per terra. Ricompaiono i rumori della spiaggia e mi "riaddormento".
Sembra una esperienza possibile distinguere la mente dal corpo, osservare delle funzioni del corpo con la mente. Come e con cosa posso osservare la mente?



[Io] [qui] ed [ora] digito con la tastiera del mio computer queste tre parole.

Dura pochi secondi, meno di quelli necessari a battere i tasti, la consapevolezza di me.



Riesco, per ora, solo a compiere questa operazione banale: osservo il corpo con la mente. Seguo l'aria che entra nel mio corpo: il naso, la gola, i polmoni la pancia; poi esce dal mio corpo: la pancia, i polmoni, la gola, il naso .... a volte provo una strana sensazione sotto l'ombelico.

Faccio molta resistenza, la paura, forse è un'altro nemico naturale. La paura compare quando mi sento al centro della mia attenzione. Mi identifico fortemente con quello che penso e con le illusioni, che alimento oramai con cura da troppo tempo. Questo è sicuramente un ostacolo.

sabato 17 marzo 2007

convalescenza


Il primo pensiero è stato quello di controllare la data di acquisto del lettore DVD ... cazzo ma fra 6 giorni scade la garanzia ... ma sta garanzia dura 12 o 24 mesi? Internet- rapida ricerca- codacons ... federconsumatori .. non c'è un cerca (?) semplice,_ digito: garanzia, _digito: durata garanzia... niente! Vabbè uso google ... finalmente!.. consumatori.it, prendo appunti: DL numero etc. etc. pronto a fare polemiche, se non avessero accettato la riparazione in garanzia a pochi giorni dalla scadenza. Una furia e determinazione strana in questa casa. Colazione, doccia..... lunga... alle 10 sono in macchina.
Via nazionale delle puglie... ma mo come ci arrivo? Conosco una sola strada che mi porta lì, la più lunga ovviamente, ma ho paura di sbagliare e quindi opto per la via lunga. Traffico ... lavori linea 6... (la metro a napoli si conta così linea1, linea2..... linea 6).. Preghierina: fa che oggi non ci sia un divieto che non conosco e che non mi becchi una nuova multa, magari oggi i non circolano le auto grigio chiare e non lo so. Nel frattempo mi chiama un'amico, gli racconto della mia avventura. Mi conforta il fatto che lui è bloccato sulla tangenziale ed io invece sono già in via Partenope... però lui mi spiega la via corta è veloce... in effetti ha ragione avrei evitato tutta la città ... ma oramai.. ci sono. Manca solo l'incubo di via Marina... ma non avevo messo in conto le strettoie per i lavori a Poggioreale... intanto mi cresce un forte dolore alla nuca. Esco fuori città nuovo Comune, qui si concentrano un sacco di questi centri d'assistenza. Io Flegreo, certo assuefatto alla monnezza, non credo ai miei occhi: tonnellate montagne di rifiuti... senza manco il conforto di un bel panorama o di un bel monumento romano... il dolore alla nuca diventa fortissimo... mi da la nausea ad ogni bidone stracolmo le auto deviano perchè la spazzatura occupa mezza carreggiata... io cerco di guardare i numeri civici sono fortunatamente sul lato giusto numei pari. Ci sono! eccolo: Parco il Cedro, ovviamente del cedro manco l'ombra ... il parco è un caseggiato a C con un alto muro di cinta, di verde non c'è manco la parietaria.
Spiego quello che secondo me è il difetto dell'apparecchio lo accettano senza batter ciglio sulla garanzia... peccato ero cosi preparato!
...Ok torno a casa... il male di testa è forte mi sembra di vedere le farfalline davanti agli occhi... sarà un aneurisma.... ma non voglio morire in questo posto. Rinuncio ad incontrare l'amico sentito poco fa ... Torno a casa e stavolta mi invento una via breve. Non so come ma mi trovo su una bretella che potrebbe portarmi direttamente sulla tangenziale .... ma... ma all'ultimo momento decido di deviare... mi viene voglia di fare Posillipo per tornare a casa.
Incubo via Marina ... fino al maschio angioino passo d'uomo ma claudicante ... da qui la tangenziale è oramai irraggiungibile. Arrivo a posillipo non vedo niente se non come si dice: non vedo l'ora di arrivare a casa. Nel frattempo mi chiamano dal centro assistenza, una voce da tecnico esperto mi dice: guardi che ci ha portato un prodotto perfettamente funzionante. Davanti ai miei occhi si materializza l'immagine di Susan delle desperate housewives.... cazzo ma io nei giorni scorsi avevo spostato tutti i cavi dietro per collegare il lettore mp3 ed il pc... ovvio che i DVD non si sentivano bene...arrossisco e sudo.
Insisto l'apperecchio è rotto c'è l'ho da 2 anni... saprò come si usa, mi fa andare in bestia il tipo dall'altro lato.. mi dice va bene torni qui e mi fa capire qual'è il problema.
Intanto posiillipo è andata il mal di testa no.. mi fermo ad una rosticceria cinese compro un po di roba e filo a casa. Sono le ore 14.
Pranzo cinese con bonus di bustina di Aulin. Un occhio fuori dal balcone di casa e non posso non notare che qui il verde c'è ed è ben curato. Riparto stavolta vie brevi. Arrivo in attesa del tecnico ingoio una cibalgina 2 fast... comincia a fare effetto. "Chiarito" "tutto" ficco tutto nel cofano della macchina ... chiamo A. ma ovviamente quando mi serve non risponde.. mo che faccio? ... ok qui vicino c'è una ennessimo Auchan, che non conosco, tre piani... darò un occhiata e torno a casa. Lo cerco, mi perdo, lo trovo... ok i 3 piani ci sono tutti li giro tutti... ho l'impressione che le persone mi osservino e si accorgono che giro a vuoto che non ho niente da guardare e da comprare. Sono preoccupato perchè incautamente nell'auto ho lasciato nel cofano il lettore DVD surround etc... perfettamente funzionante, vabbè vado via. Ma quello che è?.. 16sediciCasa.. bello sembra una bella architettura un centro tutto per la casa... un occhiata veloce l'auto mi sembra sicura dovè... ok riparto ora vado a casa ..faccio qualche chilometro: Emmelunga ah si volevo dare una occhiata da tempo... mi fermo solo 10 min .... poi c'è un enorme Mediaworld darò una occhiata anche a quello dopo. Giro per emmelunga stessi colori di ikea stesse tute per il personale stesso labirinto.. bah! :-( roba inutile un tentativo di ikea all'italiana.. mal riuscito! il labirinto è lungo il mercato poi inutile vedo però un neon colorato che si poggia a terra chiedo per comprarlo ... meno male che sono finiti .... esco /entro Mediaworld prendo dei dvd poi li poso altre cose che poi riposo... esco è buio... dall'altro lato della strada insegne: UCI cinemas Decathlon Carrefour Burgher king, Intersport, Meka ... che faccio?? In realtà non ho pane in casa per stasera...
vado a casa!
Imbocco l'asse mediano fino a lago patria poi superstrada fino Pozzuoli.... compro il pane e rientro in casa mi siedo sul divano e guardo il soffitto e penso e dico ad alta voce: Ma ke kazz aje cumbinat oggi?... Scrivo questo post a mezzanotte e passa ... p.s. ho dimenticato il lettore DVD nel cofano.

martedì 13 marzo 2007

esplora azione quattro


Oggi sono a casa ho un febbrone da cavallo ma non riesco a stare a letto
Ho brividi di freddo che si concentrano alle reni ed al tempo stesso mi sento infuocato.
A volte quando sono in ufficio mi viene il desiderio di stare a casa mi dico: ah se avessi un leggero disturbo, una febbricola, potrei starmene a casa. Un po potrei lavorare col portatitile un po dedicarmi alle cose più inutili e disparate. Curare un po le piante mettere un po d'ordine tra le cose che attendono una sistemazione più idonea, e qualunque altra cosa mi gira per la testa.
Ieri sera avevo già la febbre alta, mentre ero sul divano, avvolto in una coperta, programmavo un po di cose da fare in casa il giorno dopo: spolverare ad esempio mobili e pavimento, sistemare vecchie foto in album che ho comprato da circa 2 anni, ma ovviamente ancora vuoti. Ho la nausea mi battono i denti come nei cartoni animati .... me ne torno a letto. Intanto ho preso le foto dal cassetto e le porto con me in camera ...comincio a guardarle mi capitano tra le mani due in particolare. Le foto mi ritraggono che avevo pochi mesi, ovviamente non ho ricordi diretti, ma vivi sono invece i ricordi legati a dialoghi fatti in famiglia, quando ero piccolo, su queste stesse foto. In una di queste ho una magliettina blu ( so che era blu perchè lo chiesi a mia mamma) mi ricordo che quando guardavo questa foto non mi riconoscevo, mi sembrava di vedere un altro bimbo. Mi sembrava che avesse una sicurezza di caratteri somatici ed una presenza di se che non riconoscevo più in me. Mi piaceva molto quella foto. Spesso la cercavo, quando sentivo dire che una foto di mio fratello era rimasta per molto tempo nella vetrina di un fotografo, probabilmente mi chiedevo perchè la mia, che per me era così bella, non avesse avuto la stessa sorte. L'altra foto che ho cercato nel mucchio è una foto che risale a quando avevo un anno. La foto mi ritrae davanti ad una torta, il mio compleanno era già passato da qualche giorno, la torta non era mia. Era la torta di compleanno di una mia cugina, eravamo nati con pochi giorni di distanza l'uno d'all'altra. Non ho mai avuto una festa di compleanno da piccolo, i miei zii avevano insistito perchè i miei genitori accettassero di farmi fare una foto con una torta davanti. Questa è l'unica foto che mi ritrae davanti ad una torta, da buon imbranato avevo ficcato, spero per dispetto, un piede nella crema, si nota, infatti, una macchia bianca sotto la suola di una scarpa. Da piccolo quando scorrevo le vecchie foto vedevo sempre feste e riunioni di parenti per festeggiare i compleanni di mio fratello o di mia sorella, mai foto mie dello stesso tipo. Sapevo anche il motivo. Era stato un evento tragico a spingere i miei genitori a non fare più feste di compleanno nella nostra famiglia. Ad otto anni circa pretesi che mi comprassero una torta in pasticceria per il mio compleanno, mia madre accetto l'idea.... ma, ironia della sorte, quel giorno, come oggi, avevo una febbre altissima... ogni tanto scendevo dal letto aprivo il frigo guardavo la torta ma mi veniva da vomitare. Penso di non averla manco assaggiata. Ancora oggi desidero che il mio compleanno passi inosservato. Se qualcuno vuole per forza festeggiare fare cene o altro mi assale un inquietudine molto forte. Mi ricordo un giorno, seduto in una aula all'università, in attesa che iniziasse la lezione segnai la data 21-01 .... in quel momento mi accorsi che quel giorno compivo gli anni.

lunedì 12 marzo 2007

Eureka


Sono un tipo 9 ala 1... probabile!?!

venerdì 9 marzo 2007

Tarassaco



Due città che non conosco mi sembrano sempre collegate da una linea diritta, ma forse mi sbaglio!
Ero in auto: da un "pappo" cominciano a liberarsi dei semi. Frutti/semi volano in tutte le direzioni, si sostengono grazie alla loro struttura, passano davanti ai miei occhi entrano nel naso si ancorano sugli abiti.
Sono stanco! .... Ma per arrivare da qui a lì quanto tempo ci vuole?... la nebbia .. strano da queste parti non l'avrei mai immaginato.
I Sufi (?) ... la Gestalt (?).... boh! ... perchè parla così tanto?... L'Ennea..coso, Ennea...chè? (secondo me è un po matto!). Apro uno scudo, anzi, l'ombrello bucato della mia logica... muovo obiezioni... ma non ne so molto. Ok, ci sono, attivo il mio risponditore automatico, risponde lui per me... con considerazioni neutre che mi consentono un ascolto a basso regime.... [ io nel frattempo mi dedico alla nebbia: il gioco degli aloni dei pali della luce nella nebbia,il volume regolare delle case di un paese di collina nella nebbia, ... la nebbia nella nebbia .. etc. etc.]. Ma da qui a lì quanto manca ancora?


- RELOAD -

Come ero finito sulla strada da qui a lì da lì a là?


Una ossessione credo, tenace, mi trascina lungo un piano inclinato. Curiosamente scivolo in salita, lontano da me. Mi preoccupo, soffro di vertigini, mi tremano le gambe anche quando salgo sulle impalcature degli edifici. L'ossessione risiede nelle viscere ed ovviamente nel cuore. Non riesco a farla risalire più su della gola che si strozza. Se riuscissi a portarla più su fino alla testa forse riuscirei a sopprimerla. Sordo a tutti i miei bisogni, indifferente a molto di quello che mi circonda mi perdo anche il buono, che c'è, in quello che vivo. Sono una preda facile di questa ossessione famelica bestiale che divora tutto.
Ho bisogno di morire e rinascere ma dove sono le risorse per farlo? Non so dove cercarle! ... Dentro di me certo!.. ma dove?


Come ero finito sulla strada da lì a la o da qui a lì?


La massa di questa ossessione coincide con la mia inerzia? ... L'inerzia corrisponde comunque ad un moto? .. Inerzia meccanicametafisicopsichica? ...boh?..
Se dico: "agisco per inerzia", voglio dire che seguo un moto non guidato, non da me almeno, inconsapevole. Dove vado se seguo una traettoria che non controllo e non vedo? Due punti due luoghi due città sono veramente collegate da linee diritte oppure semplifico troppo i percorsi? Se non controllo questo, se non lo vedo, è ovvio che mi schianto contro quello che capita a tiro. La botta forte, poi, mi frastorna e mi rende schiavo delle mie ossessioni. Ho bisogno di essere "reindirizzato" da solo non riesco a farlo.... datemi una sponda. Si una sponda con un urto morbido ma potente: "possa io arrivare su una strada da qui a ... non so dove, una strada con cartelli di segnalazione delle uscite prossime e quelle perse, di dossi e curve pericolose. Non ho strumenti non ho airbag guido gurdando indietro, spesso, o di lato, guardando cose inutili".


Come ero finito da la a la?


Alcuni eventi, cose accadute per caso, incontri fortuiti o non del tutto tali, mi sembrano elementi di un progetto ordinato! Segnali d'emergenza: attenzione lavori in corso, mezzi in manovra ... ma allora non sono solo c'è altra gente qui... se solo ogni tanto guardassi avanti!
Semi e/o frutti di tarassaco, ancora qui persi nell'auto, all'imbocco per la via per lì, mi pare non svolazzano più inutili... mi sa che non dovrò spazzolarli via dopo.
Hanno preso un forma precisa.
Ho scoperto, poi, che questa scissione è frutto di una mia manovra di "autodistrazione", forse, si chiama: "deflessione" ed è un mio meccanismo di difesa. Dirottavo da me!
Il mio scudo invisibile era collassato. Non più fuori da me, ma dentro di me questi semi avevano assunto un forma circolare con tante linee dentro... un segnale? un obbligo di svolta? puo essere! anzi direi di più: uno strumento.

giovedì 8 marzo 2007

POP song


Honestly what will become of me
don't like reality
It's way too clear to me
But really life is daily
We are what we don't see
Missed everything daydreaming

[Chorus:]
Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an end
Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an end
come to an end come to an
Why do all good things come to end?
come to an end come to an
Why do all good things come to an end?

mercoledì 7 marzo 2007

Metamorfosi

martedì 6 marzo 2007

Demone


..... Ma il sole si muove ancora? Quante ore ha il mio giorno?.....

L'OROLOGIO
Orologio! dio sinistro, spaventoso, impassibile!
il cui dito ci minaccia e ci dice: Ricordati!
come dentro un bersaglio, nel tuo cuore atterrito
stanno per infiggersi i vibranti Dolori;

il vaporoso Piacere svanirà all'orizzonte
come fugge una silfide in fondo alla scena;
ogni istante ti mangia un pezzo di quel bene
che è concesso ad ognuno per la sua stagione.

Tremilaseicento volte in un'ora, il Secondo
bisbiglia: "Ricordati!". - Con quella sua voce
da insetto, Ora dice: "Sono già Allora, e veloce
ti ho pompato la vita col pungiglione immondo!

Remember! Souviens-toi! sciupone! Esto memor!
(parla tutte le lingue la mia gola metallica).
Son sabbia i minuti, spensierato mortale,
da non lasciare scorrere senza cavarne oro!

Ricordati che il Tempo è un giocatore ingordo
che vince senza barare, a ogni mano! è la legge.
Ricordati! Il giorno decresce; la notte aumenta;
l'abisso ha sempre sete; la clessidra si svuota.

Presto suonerà l'Ora in cui il Caso divino,
l'angusta Virtù, tua ancor vergine sposa,
lo stesso Pentimento (ah! ultimo rifugio!)
tutto ti dirà: Muori! È tardi ormai, vecchio pauroso!
(Charles Baudelaire - da "I fiori del male")

clicca: www.perte-de-temps.com/lhorloge.htm

sabato 3 marzo 2007

filo di Arianna


meglio prendere delle precauzioni .... anche se questo filo potrebbe solo portarmi indietro .... mi chiedo c'è una uscita dall'altro lato? Se poi non riesco a venirne fuori? Che si tratti di un labirinto ora mi sembra inequivocabile ma che senso ha continuare a stare fermo sulla porta...

giovedì 1 marzo 2007

esplora azione tre


Qui è dove lavori le altre volte ... sai che qui senti una maggiore armonia e stima intorno a te ... qui ci stai più volentieri.... a proposito ricorda che il colore di questi edifici è frutto del tuo lavoro... qualcuno dice che sei daltonico...:-)

esplora azione due


Qui è dove a volte lavori, tra manager in completo blu che spesso nelle costose borse di pelle nascondono un panino portato da casa. Qui avverti la competizione e la certezza che non è nella tua natura calpestare e/o sgomitare ... per ottenere cosa poi in fondo?

esplora azione uno


Questo è il posto dove sei nato.... proprio in una delle stanze che affaccia su questo terrazzo:
Ricorderai che qui un tempo c'erano molti più alberi e riconoscerai senza dubbio la sagoma dei ruderi del frigidarium delle Terme di Nettuno e sul fondo la mole del castello di Baia.
Dopo 42 anni è questo quello che vedi ogni mattina quando apri il balcone ..... ultimamente hai notato che la sequenza delle operazioni che fai al mattino è eccessivamente abitudinaria quasi un rituale

esplora azione


Ti presento questo sei tu:
dovresti ricordare che quel giorno avevi la febbre. La foto ti suggerisce che da buon gatto ti piace il calore del sole che ti scalda attraverso i vetri. Sai anche bene perchè hai scelto quella posa. La vista frontale ti mostra quello che normalmente eviti con attenzione (specchi e riflessi)... Simmetrie ed asimmetrie... ti sembra di vedere due persone diverse, due metà, una delle quali ti guarda con occhio fisso e fesso.. alquanto inquietante. Nel tuo lavoro ti vengono naturali le composizioni simmetriche fatichi, con un atto di volontà, a rompere la staticità.
Poi ti viene in soccorso un divieto del tuo maestro che recita così: " la nona cosa che non si può fare è credere nell simmetria come ripetizione o ribaltamento: la simmetria è solo la componente tautologica dei pesi strutturali, dentro i quali ogni parte si rappresenta automaticamente. Simmetrico è al contrario, tutto quanto realizza un baricentro fisico, intorno al quale il sistema risulterà in movimento nello spazio"
e qui ci starebbe bene una planimetria di Villa Adriana

diario .. quasi quotidiano


un diario?... chissà se è una buona idea... forse perchè oggi mi sento così come questa foto.. livido e sfocato.. nonostante la solarità invadente di quello che vedo dalla finestra seduto al mio tavolo di lavoro.. forse perchè potrebbe essere una via per arrivare a me da me con una nuova coscienza ... forse ..