REAL TIME REAL SOUND - QUELLO CHE ASCOLTO MINUTO PER MINUTO-

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mercoledì 30 maggio 2007


martedì 22 maggio 2007

tutto finisce




Sono stanco mi prendo una pausa
non mi sento sufficientemente autoreferenziale in questo momento per sostenere un blog



saluto e ringrazio tutti

Ero da queste parti, mi pare, quando sono partito........ sono ancora e di nuovo qui ...ora

Sono libero nella mia inedia, libero di guardare per ore i riflessi dorati di un botton d'oro, libero di vivere inseguendo le cose che desidero ma non voglio, libero di correre su un pontile nel mare, [come l'altra sera], libero di sentire il mio respiro ed il battito del mio stupido cuore, lì, a mezz'aria, tra terra e mare, su una striscia di cemento inchiodata nell'acqua. Libero di sentirmi felicemente infelice infelicemente felice, sempre a mezz'aria, senza sentire le voci degli altri che pensano di saperla lunga.


Blue touches blue Touches grey touches brown

I look down at my feet, they've been with me for years

I take one step for you and then two for myself

Oh, I need to be stronger I need to be stronger







_click_


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Incazzato... ma tanto ... se me lo chiedi ti dico non so perchè.... se insisti di dico fatti i cazzi tuoi. A che cazzo serve sto blog? A che cazzo servono questi affondi nella memoria manco se i ricordi ed il passato avessero una utilità.. non ti avvicinare stammi alla larga perchè ora potrei darti una testata sui denti. A che cazzo serve trasformare l'inutilità della vita di tutti i giorni in un evento degno di nota? Chi se ne frega! Ho voglia di essere volgare... buttare via sto atteggiamento da piccolo lord e ruttare clamorosamente. Grattarmi il culo e non lavarmi per una settimana. bruciare i libri, perche mi annoiano, ad essere sincero. Voglio dire che questo film è una palla preferisco bruce willis o una qualsiasi puttanata. Voglio scopare col primo che capita fottendomene del suo piacere. Non ti avvicinare ... voglio fotttttermene della punteggiatura dire ma vaffanculosenzastaccareleparole @@@@@##à]]+ù++% G me rutto o cazz
non pensare di avvicinarti stai alla larga per un po.....
poimipassa
da 1. Andare via
C’è chi insegna a inseguire la propria anima sempre e comunque, poiché: “Nulla vive senz’anima”.Ma seguirla anche quando essa ci guida sull’orlo del precipizio, benché abbia le ali per varcarlo, questi “maestri” lo considerano una follia e ritengono saggi coloro che ci rinunciano e s’incamminano indietro.Chi è il folle quindi? Il morto che cammina o il vivo che precipita? E inoltre, quanti secondi, minuti o anni ci mette il vivo per piombare sul fondo? E non sarà poi che i coraggiosi vengono premiati e che i disperati vengono graziati e che l’abisso nasconde un misterioso scivolone pluridimensionale, che mediante un passaggio segreto li conduce in salvo dall’altra parte della sponda e tanti saluti a tutti?Be’, una cosa è certa: il morto che cammina non lo saprà mai. Egli è morto anche se c’è chi insegna che, pur camminando, riposa in pace.
(fanculopensiero)
Maksim Cristan

venerdì 18 maggio 2007

afterhours



S. pronto!
G. ciao!
S. ho trovato due chiamate tue ieri... avrai sbagliato numero :-)
G. no scemo volevo sentirti
S. avrai gioito quando non ero raggiungibile immagino!
G. si ho detto finalmente me ne sono liberato :-)
S. magari per sempre!
G. no... non sono così malvagio
S. comunque mi hai chiamato due volte smettila di perseguitarmi :-)
G. sei tu che perseguiti me
S. no sei tu che perseguiti me
G. vabbè diciamo che ogni tanto uno perseguita l'altro
S. vabbè cambiamo discorso... come stai?

ci sono molti modi

E' quello che sai che ti uccide o è quello che non sai
a mentire alle mani, al cuore, ai reni
lasciandoti fottere forte
per spingerti i presagi
via dal cuore su in testa, sopprimerli.
Non sai
non sai che l'amore è una patologia
saprò come estirparla via.
Torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
Eroe del mio inferno privato
sei in giro di routine
indossi il vuoto con classe
è tutto ciò che avrai.
Perchè quando il dolore è più grande
poi non senti più
e per sentirmi vivo
ti ucciderò
ti ucciderò.

Vedrai vedrai se il mio amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
lo so
lo so che il mio amore è una patologia vorrei che mi uccidesse ora


esplora azione sei


Ho sempre avuto disagio nel dimostrare la mia emozione del momento, qualunque essa fosse. Forse le ho sempre sottoposte ad un giudizio mio personale che attribuiva ad esse un valore da dissimulare e da tenere nascosto. Prima negavo sempre lo stato d'animo che il mio interlocuotore mi attribuiva e lo dissimulavo verbalmente con altri purchè non fosse quello realmente provato.
Oggi, invece, lo ammetto!
se mi si dice sei felice! sei triste! sei commosso! sei arrabbiato! etc. dico si, oppure, dico no. Parallelamente, sopravvive una sensazione sotterranea di pudore, ma, raramente, nego qual'è in quel momento il mio metro di contatto col mondo e le persone.

In passato ho negato a me stesso molti miei stati emotivi complessi e difficili, giudicandoli buoni o cattivi, piacevoli o spiacevoli, nobili o disdicevoli, e questo mi ha consentito di difendere le mie fissazioni e l'ordine che io stesso ho dato alla mia visione del mondo ed a me stesso.

Fuori di essa, fuori dalla mia visione del mondo, è il caos.....
Ora vedo i miei limiti, ma anche le mie risorse, ma, uscire fuori dalla struttura dei valori che dà forza alla mia personalità, mi disorientà. Tutto sommato fin'ora mi ha protetto, ha smorzato urti anche molto forti.
Poi ritorna il pensiero (che si fa largo sempre più frequente nei momenti di ozio come questo, sul solito tappeto, con le gambe e le meningi incrociate) l'idea, che i propri stati emotivi vanno vissuti fino in fondo anche quando non sono piacevoli.
se sono triste, sono triste;
se voglio farmi del male, mi faccio del male;
se sono allegro, sono allegro;
devo imparare a sentirlo e soprattutto esprimerlo .....anche se puo sembrarmi disdicevole o addirittura volgare. Non devo pensare: quale sarà l'effetto della espressione di questa emozione su chi mi è accanto?
....chi se ne frega....
è un problema suo non mio, del resto quello che immagino che l'altro sente è in realta quello che sento io.
C'è spesso un giudizio di valore su tutto questo: non si può essere tristi! non si può essere così incazzati! non si può essere così provocatoriamente felici!
Sono così confuso ultimamente, che non riesco a capire quali tra le mie emozioni esistono realmente, quali, sono quelle tirate fuori per dissimulare e diluire la realtà, quali, quelle costruite per attirare e sviare l'attenzione da altro.
Certo ognuna di esse mi indica un messaggio che parte dal mie viscere. Nè vero, nè falso, nè giusto, nè sbagliato ..... qualcuna mi dice va tutto bene .... qualcuna mi dice il contrario

mercoledì 16 maggio 2007

apri gli occhi




Da un dialogo virtuale con amsterdam central un link, ed una piccola catena di passaggi, mi ha portato verso i due video che ho momentaneamente introdotto nella limitante impaginazione di questo blog.
Sono angoscianti, ma mi sembrano eleganti e sofisticati: immagini raccolte decostruite e ricomposte mettendo insieme brandelli raccolti tra l'area dell'ex Italsider ed altri brandelli raccolti nella zona industriale ad est, correndo lungo il nastro della tangenziale est-ovest di Napoli. Fanno somigliare questo posto ad una miscela tra Manhaus, o una qualunque altra città sudamericana, e la Rhur tedesca. Ci sono sagome di vittime dell'industria dell'inquinamento e del degrado spietato di questa città. Si vedono i ponti aberranti degli svincoli, che, visti da sotto, somigliano alla pancia rigata di una lunghissima lucertola inchiodata al suolo da pilastri fungiformi ed anche le torri del centro direzionale. Gli occhi sono trafitti da fari lividi, abbaglianti, e parole monito. In alcune immagini le gobbe dello sterminator Vesevo e della costa flegrea.

GLI AUTORI: FLK - PLANK [profili su myspace.com]













lunedì 14 maggio 2007

in base 9



Secondo gli esperti in una giornata come questa un individuo in base 9 dovrebbe narcotizzarsi, instupidirsi davanti alla tv o qualcosa di simile. Io sto fuggendo da me stesso da stamattina perchè ho un pensiero che non voglio elaborare, Una illuminazione improvvisa, una soluzione venuta dalla osservazione della vita d'altri, una soluzione che non voglio valutare.
Mi sono alzato presto, ho dormito da A., la casa è vuota quando mi alzo dal letto, mi guardo allo specchio so che ho una soluzione ad un problema, cerco di dimenticarla sotto la doccia calda.
Potrei arrivare ad un orario ragionevole in ufficio, ma riesco a fare tardi comunque. Lavoro con concentrazione, affronto un problema progettuale, a cui ho pensato con lentezza per una intera settimana. Non mi lascio distrarre con faciltà come al solito. Nella pausa pranzo decido che stasera comincio a correre, forse per non lasciarmi spazi vuoti nel corso della giornata.
Ingurgito 5g di aminoacidi, mi spoglio ed indosso la roba giusta per correre. Vado in macchina fino all'inizio del tratto di lungomare che abitualmente percorro correndo. C'è una bella luce morbida, mancano venti minuti alle otto. Pozzuoli ha un suo piccolo golfo, un'ansa del golfo di Napoli, il paesaggio è bello, nonostante tutto. Qui le colline hanno forme geometriche somigliano a dei trapezi e spesso a dei tronchi di cono.... da qui Napoli ed il Vesuvio non si vedono. Lo sguardo spazia da capo Miseno a Nisida, dietro Miseno si vedono le punte di Ischia e la Terra murata di Procida, di fronte poi c'è Capri e la penisola Sorrentina. Pozzuoli dà le spalle a Napoli ed è un piccolo universo a sé... sia geografico che dialettale.
Qui c'è un indice procapite di ristoranti assimilabile al numero di pornoshop di Amsterdam. Se ogni puteolano (85.000ab.) volesse mangiare al ristorante, potrebbe anche non tornare necessariamente due volte nello stesso posto, la cucina è, ovviamente, a base di pesce.
Per una questione di equita e democrazia, parte delle tonnellate di rifiuti inevasi, presenti nelle strade della Campania, è, ovviamente, anche qui.
Il pesce, fermentato per un po di giorni al sole, da il meglio di se ... si sa.
Ho un folder di musica nel mio lettore MP3 costruito apposta per queste occasioni.
Play & Run ...... Away
Faccio dei tratti in totale apnea. Dopo 10 minuti penso nell'ordine: 1. miiinchia che puzza era meglio andare a correre al lago d'Averno tra le folaghe e le papere; 2. perchè ho portato il cellulare; 3. è troppo buio per gli occhiali da sole; 4. quali sono i sintomi dell'angina pectoris.
Tengo duro e vado avanti. Alla mia destra c'è il mare, alla mia sinistra un filare di tamerici alternate ad olenandri, incrocio molta gente che corre. Quando sono nella scia, oppure incrocio qualcuno che mi piace, respiro forte e cerco di catturarne il suo odore di sudore misto a profumo di sapone ( solo per i più puliti) ... dribbling invece per le donne .... le sorpasso con ferocia, rischio la vita per lo sforzo e torno nella scia di un bel paio di polpacci.
So che dopo i primi dieci minuti la sensazione di morte imminente passerà, so che per i primi venti minuti consumerò solo zuccheri, so che solo alla fine sarà il turno dei grassi.
Sono contento di rivedere le stesse facce dell'estate scorsa.
Giro sotto al cartello che segna il confine tra i due comuni, sono a meno della metà del percorso, devo correre alemeno 40 min. Ora il mare è alla mia sinistra mentre alla mia destra è il filare di oleandri alternati a tamerici.
La via del ritorno è controluce, il sole tramonta ed è tutto giallo e penso: 1.bene meno male che ho portato gli occhiali da sole; 2. perchè ho portato il cellulare; 3. quali sono .... etc. etc.
Purtroppo le persone che incrocio sono degli aloni gialli intorno a delle macchie nere, perdo l'interesse per i runners. All'altezza di un caffè, con vetrine a specchio, vedo riflessa la mia sagoma che corre, vedo un incrocio, un mix, tra Sofia Loren e Tina Pica, (sofia per la figura slanciata - tina per lo stile di corsa) sono esausto. All'altezza dell' Hotel Le sirene vedo SS. Cosma e Damiano con tuta del 118 pronti a trasportarmi alla più vicina Unità Coronarica, ma declino la loro offerta e svaniscono in un puff! Devo assolutamente fare 40 min di corsa .... mi strappo con foga le cuffiette non sopporto la musica vorrei vomitare ma non mollo.
Ho corso per 45 min.
Torno verso l'auto vedo, in un' auto vicina, un coppia di donne che si tengono la mano, giro lo sguardo verso i bei condomini colorati intorno alle Terme ... tutto è pieno di fiori sento il gelsomino fortissimo....
Afferro il collo del piede, tiro la gamba all'indietro toccando col tallone la mia natica e stiro il quadricipite
- sento il mio quadricipite -
.... poggio la gamba su una ringhiera, tiro la punta del piede con una mano stendo il mio corpo verso di esso e stiro il femorale
- sento il mio femorale-
.... mi appoggio al cofano della mia auto piego il piede sulla superficie della ruota e spingo il mio corpo verso di essa, stiro il polpaccio
- sento il mio polapaccio-.
Mi siedo, è quasi buio metto su la felpa col cappuccio e torno verso il mare.

collected






  • CURRENT STATE [HAPPY ( ?)]




  • CURRENT POSITION [NAPOLI]




  • LAST CONTACT [NOW]


HOW DO YOU FEEL TODAY [0 - 10]

so tight


mercoledì 9 maggio 2007

tazebao

.... Per interesse o curiosità...




Ci sono molte emozioni che incosciamete guidano la mia mente e le mie azioni. Emozioni che forse condivido con miliardi di persone: rabbia, paura, ansia, dipendenza da cose e persone, gelosia, malinconia..... etc. Queste emozioni trovano terreno fertile nella mia mente, ognuna trova il terreno e le condizioni "climatiche" più idonee a proliferare e togliere padronanza e controllo cosciente alle mie azioni. Hanno un motore ed un meccanismo tale che si azionano automaticamente, mi sembra, in un primo momento di poterle solo subire... non poterci fare nulla. Tutto avviene meccanicamente come, direi, per la maggior parte di noi tutti. Quando una di queste emozioni si impadronisce di me la mia mente trova tutte le giustificazioni necessarie per sostenerla. Una di queste emozioni, è più devastante di altre per me ed è: la dipendenza da una persona. Quando ( cioè quasi sempre) questa emozione viene a galla, prende le redini della mia mente e mi sottrae tanta energia. E' questa emozione, però, il motore che mi ha spinto a cercare e trovare, grazie ad una serie di circostanze fortuite, strumenti che potrebbero essere idonei, (tutto dipende da me), ad arrivare ad un risveglio, ad una reale presa di coscienza di me. Quindi una emozione negativa può diventare, paradossalmente, indispensabile alla mia trasformazione, riconoscendola immediatamente come tale (cioè negativa) potrei cercare di determinare un nuovo mondo mentale. Devo ricordarmi di me quando succede, non far prendere il sopravvento a quello che in fondo è un meccanismo automaticamente innescato da una emozione che viene in prima fila e guida le mie azioni al posto mio.

IO QUI ORA



26 maggio ore 19.30
INTRA MOENIA
piazza Bellini

spettro





Che sfumatura .... non lo so. Il colore dovrebbe comunque piacerti



vicino al viola metto, di mia iniziativa, un po di giallo per rischiarire i toni cupi della tua voce


da Wikipedia:

Significato del colore
E' conosciuto come il colore dello spirito e, in effetti, agisce sull inconscio dando forza spirituale ed ispirazione. Questo colore rappresenta il valore medio tra terra e cielo, tra passione ed intelligenza, tra amore e saggezza. E il colore che la maggior parte delle persone rifiuta. La persona violetta è una persona sensibile, che si sente diversa dalla massa. E il colore della volontà di essere diversi,della metamorfosi, della transizione,ma anche della fascinazione erotica. Questo colore esprime un energia pura, atavica: è una forza legata alla vitalità del rosso e allintimo accoglimento dell'azzurro. E una colorazione insieme di attesa e di precognizione (non casualmente viene utilizzato nella liturgia Cristiana durante il periodo dell'avvento), eleva la coscienza umana fino al raggiungimento della pura luce bianca. E anche associato alla preghiera ed agli stati alterati di coscienza.

sabato 5 maggio 2007

lavorare stanca


Oggi è sabato e come ogni sabato che si rispetta la radiosveglia canta con un' ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia settimanale. Dai buchini della tapparella la giornata non promette niente di buono. Venerdì sera il rito voodoo del preparare zaino per il mare non ha funzionato, è evidente.
Quindi? che si fa?
........ pulizie!.........
Prima di tutto metto un po di musica: cerco tra i miei cd originali e non.... metto su i Kings of Convinience (originale), dopo 30 secondi comincio a gurdare nel vuoto, mi ammalo di narcolessia fulminante e mi sdraio sul letto. No ma cosi non va.... mi ci vuole una musica più ormonale! cerco e ricerco ma i bpm della musica che ascolto sono più adatti ad un concept bar con relais con vista sui faraglioni piuttosto che trovare la motivazione giusta per zompettare tra una stanza e l'altra ed arrampicarsi su lampadari e tende. Allora raschio il fondo, trovo un cd dei nickelback lo metto su e mi chiedo sotto effetto di quale droga decisi di comprare questo cd (incredibile ma anch'esso originale con tanto di adesivo SIAE). Ci siamo... ma intanto è passata quasi un ora. Mi vesto tipo operaio della TRICO TRACO e via. Le pulizie in questa casa sono un evento raro.... stagionale direi ma tremendamende serie. Trasloco il mobilio di ogni stanza in un'altra, quasi tutto quello che ho è addizzionato di ruote, (straordinariamente montate da me inetto per la manualità) tutto tranne i tappeti e poca altra roba. Sti Nichelback sono testosteronici, comincio ad alternare una passata di scopa elettrica con un po di flessioni sul tappeto senza ruote. Alla mezza mi capità in mano il libretto delle rate del pc.... apro ed ovviamente la rata scade il 5, come dimentico con sistematicità, ogni mese. Lascio tutto così com'è, infilo scarpe e giubbotto, e, puzzolente, corro alla posta, quando faccio così temo sempre di chiudere la porta senza prendere la chiave, ma stavolta c'è, corro, perchè comincia a piovere e mi ricordo di due cose:
  1. che non ho fatto colazione
  2. di quella notte, di due anni fa, quando restai inebetito chiuso fuori casa, mentre, straordinariamente, cadeva del nevischio, io ero per metà pigiamato senza cellulare e con un sacchetto di spazzatura alla cadaverina custodito in casa da 4 giorni, fortunatamente, poichè faceva freddo, avevo la giacca vento con le chiavi dell'auto che mi consentirono di riparare a casa di mio fratello.
Alla posta non riesco ad infilarmi nelle porte automatiche prima di un ottuagenario proveniete dalla direzione opposta, col quale, dopo un rapido sguardo, si era scatenata una sfida a chi guadagnava prima l'ingresso. Vince lui! Resta però inebetito davanti alla macchinetta distributrice dei biglietti... schiacciando poi tutti i tasti, compreso quello che potrebbe scatenare un nuovo conflitto nucleare e, soprattutto, non si sposta. Vinco il mio istinto, molto vivo, ma molto represso e controllato, di sprangarlo. Faccio tutto miracolosamente in pochi minuti, presto, ma talmente presto che decido di poter perdere altro tempo, quindi mi allungo dal famoso buster noleggia dvd, senza sapere cosa prendere e cosa rippare e burnare e piratare con calma a casa. Prendo dopo una lunga ricerca: Nuovo Mondo. Passo poi per la boulangerie sciccosa e compro altra roba inutile che alimenterà il sacchetto dell'umido.
Arrivato a casa ho solo fame, non penso ad altro, osservo la casa sottosopra pronta per il trasloco e mi viene voglia di resettare tutto e ricomporre l'ordine preesistente a tanta foga.
Mangio! Penso solo di meritarmi tanto riposo, ma i sensi di colpa mi divorano, allora metto su la radio, ( non oso rimettere in Nickelback perche corro il rischio di diventare etero) scelgo una radio per giovani lobotomizzati, musica house a manetta, radio Ibiza, (sic) e si riparte.
Ora ho finito, mi sento svuotato, ho pulito mezza casa, l'altra metà aspetto che arrivi qualche organizzazione umanitaria oppure i caschi blu dell'ONU e provvedano.
Ho iniziato a scrivere il post con la moka pronta a sfornare un delizioso caffèperuviano con raffinate note di cioccolato ma, purtroppo, poco fa mi arrivava solo puzza della bachelite del manico dell'ennesima moka liquefatta... pazienza

venerdì 4 maggio 2007

vege(i)talia




Non vedo un telegiornale da molte settimane tante quante sono quelle trascorse dall'ultima volta che ho acceso la TV.... Oggi andando in ufficio, sul portone di una chiesa, ho visto il manifesto del family day, me ne ero dimenticato!.... Nel frattempo un quarantenne, che spinge il carrozzino con prole inside, sul marciapiede sinistro, attira la mia attenzione con la coda dell'occhio, e non solo quella. Chissà se qualche uomo nero in sottana l'ha messo in guardia da questi sguardi pericolosi che piovono tra capo e collon dagli innocui finestrini di un'auto o dal marciapiede opposto .... non mancherò, ci sarò, ci tengo a difendere la sua e la mia mono[OMO]famiglia

giovedì 3 maggio 2007

senza domani [?]



Il desiderio scuote Jeanne spingendola a cercare un amore folle fuori dal matrimonio. Si fa un amante, Raoul, ma anche questo rapporto, in fondo, è vuoto e banale.

Poi compare per caso Bernard, fanno l'amore, entrano in macchina e partono verso l'ignoto tagliando i ponti col passato.

Trae spunto da un racconto libertino della fine del XVIII secolo: "senza domani" il film di Louis Malle Les Amants. Un dvd che da tempo avevo accatastato insieme ad altri ... per la serie prima o poi lo vedrò.

L'ho guardato consultando molto spesso il display per vedere quanto mancasse alla fine, quindi, presumibilmente mi annoiavo.

Jeanne mi è sembrata una che cerca di dimenticare se stessa e si fa trascinare supinamente dagli altri.
Ha la fortuna di vivere un colpo di fulmine, una notte d'amore, in un parco con Bernard, apparso per caso nella sua vita. Al mattino non si separano. Guardando il film io sento che il momento migliore per loro due è già parte del passato.
Alla luce dell'alba, quando sono già in macchina per andare lontano, lui invoca la notte, lei gli chiede in lacrime se è felice. Dura poco la felicità in un film come nella vita. La loro vita sembra potersi reggere solo se resta fedele al ricordo di quella notte, alimentandosene. L'avvenire è all'altezza del presente? ... è all'altezza del passato?... quello non conta pìu però è già andato.

Bernard libera i pesci catturati dalle nasse di Henri, nella notte, simbolicamente. Bernard libera da una prigione, ma il futuro fa paura, Jeanne non riesce a guardare nello specchietto retrovisore dell'auto il passato che lascia dietro di se. Sembra dubitare di se stessa anche nella bella scena al bar quando si volta verso lo specchio per riconoscere una nuova versione di se, forse romanticamente collegata al ricordo di un sogno notturno, combatte, o forse, accoglie il realismo del mattino.

Insomma in questo personaggio di Jeanne ho visto alcune cose di me che non mi piacciono, prima fra tutte l'idea che lega la felicità all'amore, poi la paura per il futuro, lo scontro tra il desiderio di cambiamento e la rassicurante tranquillità di quello che hai.

Il film ha un "lieto fine", ma a me sgomenta l'ignoto ... dove vanno con una duecavalli? Non rimpiangerà nulla Jeanne?

L'amore sembra una cosa troppo debole... due corpi che si incontrano e scambiano forse solo delle personali fantasie di salvezza.