REAL TIME REAL SOUND - QUELLO CHE ASCOLTO MINUTO PER MINUTO-

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martedì 4 dicembre 2007

venerdì 23 novembre 2007

demolition

MY HOUSE IS FALLING DOWN

I muri una volta erano puliti ora sono di varie tonalità di grigio.

Le fondamenta sanguinano

I pavimenti sono tutti al collasso.

Ora le strade sono buie e vuote. Il problema è nelle nostre mani.

sabato 27 ottobre 2007

vertigo


Non ho mai amato l'altezza, mi tremano le gambe, mi da un senso di nausea ed ovviamente di vertigine. Oggi lavoro qui, seduto, tra me ed il vuoto ci sono pochi centimetri di un pannello di vetro e qualche altra fragile sostanza. Esorcizzo e mi sporgo dal tavolo: da un lato e dall'altro









Non ho voglia di parlare con nessuno, come spesso mi capita da qualche mese a questa parte, per questo ho portato il mio pc portatile sul quale scrivo questo testo... sono in attesa e nel frattempo faccio finta di avere qualcosa da fare, questo mi illude ed argina un po la presenza degli altri.




Guardo lontano nel vuoto da tutti i lati scene di vita uguali: gente stipata sotto vetro in atmosfere artificiali, mi chiedo se qualcuno sta guardando me in questo momento cosa vede? cosa pensa?




Precipito nel sonno, nella fuga delle girandole dei miei pensieri e della mia immaginazione. Guardo di nuovo in basso, da quassù sembra che tutti camminano a testa bassa.
Piove!
immagino di sentire l'odore dell'aria e della terra quando piove .... vorrei essere fuori anche io

Poi una voce alle mie spalle mi riporta in vita, con i piedi per terra al 22° piano ad oltre 70 mt dal suolo reale:

"ma che ci fai qui? non sei con gli altri.... sono tutti in sala riunioni il corso è iniziato da almeno 10 min"

[Il corso certo sono venuto qui apposta per questo]

"arrivo"

_CLICK_

lunedì 22 ottobre 2007

lo sciamano dell'acqua V°


Una superficie celeste e cristallina un segnale a cielo aperto ad indicare che lassù si trova l’acqua.



Dopo l'ultima salita lo sciamano ci accoglie di spalle, la schiena è trafitta dagli strumenti della sua arte, il suo corpo è avvolto in una nuvola di acqua che gli ruota intorno e viene spinta precipitando su di noi che lo guardiamo dal basso.






Dalla montagna escono dei suoni, la forma della musica si autogenera e si rinnova nel tempo, ogni giorno, in modo diverso; la musica si muove nello spazio e si trasforma in relazione allo scorrere del tempo (come un organismo vivente) e l'acqua danza intorno allo sciamano, l'acqua devia la luce ed anch'essa comincia a ruotare intorno al corpo dello sciamano suddividendosi in frequenze colorate







L'incantesimo è potente lo sciamano trova conserva e pietrifica l'acqua cristallina per l'eternità




qualcuno ha tranciato e ferito la montagna lo sciamano la cicatrizza con un manto blu cobalto.... la montagna per questo canta con dei suoni che si generano da soli e dei quali non capiamo la provenienza, parte come un sibilo poi ci ricorda i canti delle balene o i suoni di archi celesti .... cambia continuamente. Una vena aperta continua a scorrere e disseta i pellegrini...



puahh!!.... ma che schifo! sa di cloro ed è calda come piscio

"Solopaca ovvero la trasformazione dell’ingresso di un serbatoio idrico in opera d’arte di Mimmo Paladino; con i suoni ("sorgenti nascoste") elementari che si autogenerano e cambiano continuamente diffondendosi nello spazio senza un punto di provenienza; con le luci in sincrono con il movimento lento della luna, si hanno diversi momenti di illuminazione: uno di contrazione (sistole) ovvero luce di sottofondo, e uno di distensione (diastole) ovvero luce più intensa, la regolazione luminosa è in stretta relazione alle quattro fasi lunari; con l'architettura costruita scevra di decorazioni, minimalista, industriale, impostata da rapporti spaziali e direttrici impercettibili, in una grande esplosione di riflessi emessi dalla graniglia di vetro, a volte dai blocchi vitrei o dall’acqua stessa."

venerdì 5 ottobre 2007

lo sciamano dell'acqua IV°

Acqua? No! E' Benzina il liquido che mi occorre a questo punto.

La salita sulla cima ha sprecato più carburante rispetto a quello che potevo supporre. Oggi è domenica e temo che in un posto così isolato sarà difficile trovare uno sciamano della benzina più di quanto è stato difficile trovare quello dell'acqua.

Scendiamo per i tornanti precedenti, ora il percorso mi sembra più breve.
A valle seguo le frecce per l'abitato più vicino che è Solopaca, città del Vino.... Una serie di transenne ci impedisce di proseguire oltre le prime case del paese perchè e ovvio che una città è detta del vino proprio per aver l'opportunità di organizzare una Saga dell'uva.

Ho nella mente le immagini recenti di qualcosa di analogo visto nel Friuli. Lì avevo notato la perizia con cui venivano preparati stand curatissimi per assaggi di pietanze e vini locali in cittadine belle, ricche, dignitose, pulite etc. città agghindate con bandiere e stendardi medioevali ..... qui, a Solopaca, ovviamente si dipana una situazione molto diversa...... provo imbarazzo nell'avere al mio fianco A. (soprattutto dopo aver visitato e conosciuto la sua terra) sono sicuro che pensa tra se e se ..... tra se e me..... :
TERRONI!







Ma ha ragione! come posso contestare?


Tra strade sporche piene di carte e spazzature di ogni tipo, (probabilmente residui di sfilate fatte nei giorni precedenti), passano sotto i nostri occhi padri Pii, Madonne Addolorate, ed un Tornado[!] ... tutti ricoperti di chicchi d'uva azzeccati col vinavil .... restiamo increduli ..... in un angolo sotto il basamento di una chiesa un venditore di cd "pezzotti" spara a tutto volume ultimi hits di cantanti napoletani. La mia mente vola (trova rifugio) al ricordo del caffè bevuto seduto al tavolino sotto ai portici, di fronte al duomo di Cividale. Anche lì fervevano i preparativi di un evento anaologo a quello che, con orrore, ora sfila sotto ai nostri occhi. Le persone che lì osservavo, i frammenti dei loro discorsi, che oziosamente coglievo, erano diversi, soprattutto il tappeto musicale era tutt'altra cosa ......

Torno in me e tra la folla vedo un banchetto sistemato fuori dal portone di una specie di pro-loco. Seduta al banco una ragazza dallo sguardo intelligente e vagamente intellettuale... penso: "ecco! questa è la tipa giusta per chiedere dello sciamano, forse non tutto è perduto!"


Alle mie domande, con voce roca, risponde: "veramenDe io non Zono di guà Ghiedete al direttore"...


Sfiduciato ripeto le mie poche e povere notizie al direttore, costui (direttote poi di cosa? mi chiedo mentre l'ascolto) non sa niente di acque e sciamani mi parla di un politico, di qualcuno che è venuto a vedere qualcosa su una montagna, mi indica con intrecci di mani e di braccia la via per questa montagna... io provo a ripetere, ma è evidente che non ho capito un cazzo ... nella mie orecchie, ancora oggi, risuona il modo in cui ha pronunciato il nome dell'onorevole e sconosciuto politico che è venuto alla montagna... non so chi sia... ma nel suo tono c'erà un tono reverenziale fastidioso. Qui siamo nel reame del Clemente "Pastella"....


Giriamo un po fino a quando l'avvilimento prende il sopravvento buttiamo l'occhio qui e là dentro i terranei abbandonati adibiti ad improbabili rivendite di vino ed altre robe... ma è tutto raffazzonato e sgradevole.... quindi rapidamente fluiamo via da Solopaca....


Appena fuori dalla città, in una valle percorsa dal fiume Calore, si apre un paesaggio bellissimo fatto di tanto verde e tanti tanti tanti tanti filari di uva.


Armonia insperata e rincuorante, mentre parliamo e confrontiamo il paessaggio che vediamo con altri che abbiamo visto: a Trapani, in Toscana o nel Friuli in una cascata di libere associazioni di ricordi, all'improvviso, entrambi, veniamo attratti e colpiti da un riverbero azzurro molto in alto tra il verde fitto del bosco che ricopre una montagna alla destra della strada.....


E' il segnale che aspettavamo!

_TO BE CONTINUED_

mercoledì 3 ottobre 2007

Cold&Warm

_raggio di luce sul mio corpo in una calda mattina d'inverno_



lunedì 1 ottobre 2007

dalla mia finestra I°

-sparkle-
MAN AT THE REST
-gru-
MAN AT WORK

sabato 29 settembre 2007

lo sciamano dell'acqua III°

La temperatura è molto bassa, c'è vento! Al collo di alcuni cavalli sono appesi dei campanacci che spesso risuonano.

Alle nostre spalle, alla distanza di qualche decina di metri, c'è un' altra radura dove si potrebbe mangiare ed ha proprio tutte le sembianze di una area adatta allo scopo


ma!


pullula di vocianti esseri punto di congiunzione tra l'uomo e la scimmia, ominidi! "quasi cromagnon" che ancora oggi vivono nelle lande campane. Come loro abitudine, questi esseri, hanno creato intorno a loro una bella distesa di scarti del loro bivacco, comunicano tra di loro, anche "vis a vis", con una potenza e dei decibel che rompono il muro del suono, immancabile un oggetto tondo che indicano come 'o pallon.

Decidiamo di arrangiarci seduti sul muretto spalle agli ominidi, sguardo verso i cavalli ed orecchio attento al wingding dei loro campanacci, sotto le nostre gambe (penzoloni) una scarpatella che digrada verso la radura. La scarpatella è, ovviamente, piena di rifiuti.

Dopo aver consumato un pasto frugale ed osservato con ammirazione (almeno mia) fotografi temerari che si avvicinavano ai cavalli, declino (con convizione) l'invito di A. ad imitarli, quindi guadagniamo il caldo della automobile come nelle peggiori giornate invernali e continuiamo l'ascesa.
La natura è molto bella ci sono tratti di strada in cui la vegetazione è così fitta che diventa quasi crepuscolo... ma ovunque continua uno spettacolo indecoroso di rifiuti carte buste... poi d'improvviso (forse un cambio di territorio comunale) tutto diventa lindo le "scovazze" lasciano il posto ad un variopinto tappeto di foglie. Decidiamo nuovamente di fermarci, abbiamo quasi dimenticato lo scopo del nostro viaggio o forse abbiamo capito che non riusciremo a raggiungere lo sciamano.

Tutto intorno c'è silenzio! Le foglie secche che si rincorrono fanno come un rumore di carta, il vento sibila sulle orecchie. Salto uno steccato e poggio i piedi su un tappeto di foglie alto parecchi centimetri, ci sono molti ciclamini e mi sembra strano vederne tanti in questa stagione, oggi è il 9 di settembre, è il mio onomastico e non me ne importa niente, come sempre del resto.

Guardo verso l'alto c'è una luce magnifica che filtra tra i rami, le curve della montagna mi obbligano a procedere con andamento inclinato. Mi emoziono mi rendo conto di non aver mai visto un bosco del genere. Quelli che è dato vedere nelle zone di mare, ed a cui sono più abituato, sono diversi non hanno questa monumentalità. Vorrei catturare queste sensazioni con la macchina fotografica faccio un po di scatti ma poi mi fermo, la metto via, ritorno in me. Sento nuovamente il piacere del tappeto morbido e sonoro sotto i miei piedi, sento nuovamente il vento che mi fischia sulle orecchie, guardo nuovamente il sole che filtra tra le foglie e non riscalda, penso che poco meno di una ora fa eravamo in auto col climatizzatore acceso per difenderci dal caldo, amo il vento ed i profumi che porta con se in un posto come questo. Cammino per conto mio.... anche A. cammina per conto suo in un'altra direzione .... poi ci ritroviamo:


S. : A. che alberi sono questi ?

A. : mi pare siano dei faggi!

S. : allora che si fa?

A. : torniamo indietro.

S. : va bene andiamo! Mi sa che siamo fuori strada ed ho le mani congelate.


_TO BE CONTINUED_

giovedì 20 settembre 2007

lo sciamano dell'acqua II°

Avevo solo visto la coda di un tg3 regionale, non so altro.



Avevo sentito che si parlava di un monte, di cui non riesco a ricordare il nome, (montagna montagnosa è l'unica associazione che riesco a produrre) vicino Solopaca, nel parco del Taburno.
_Occhio alla carta allora!_

Il parco e la città non sembrano coincidere esattamente, allora si va verso il posto in cui è più plausibile immaginare uno sciamano ovvero il monte montuoso o monte nevoso o monte appuntito.... lavorio di sinapsi ... eureka! monte Pizzuto! Ma Sulla cartina non c'è ...

In giro tra strade sinuose lambendo qualche bel centro abitato, come Sant'Agata dei Goti, passiamo tra montagne e campagne più o meno incendiate. Le parti di vegetazione superstiti comunicano segnali di sofferenza, con tutte le foglie socchiuse e ripiegate verso il basso anelano l'acqua.



_ parco regionale del Taburno _



Le indicazioni erano giuste... ma non capisco se ci siamo all'interno del parco: non un cartello, un saluto, un benvenuto, una finta baita per guardie forestali o guide, niente di quello che ti aspetti di trovare in una area protetta. Saliamo, per una strada che sì impenna e avvolge in tornanti da nausea ... vogliamo raggiungere un punto alto dal quale, di sicuro si vedra, la montagna azzurra dello sciamano. Intanto la strada è costellata da "boasse" enormi ... interrogo il mio compagno di viaggio su quale animale può produrre delle cagate così grosse e, dopo approfondito dibattere, concordiamo nell'attribuzione al culo delle vacche.


La vegetazione si infittisce la fame pure .... ci fermiano dunque [siamo a quota 1300 (circa)] in una piazzola a ridosso di una radura....





La natura come sempre svela i suoi arcani..... Cavalli!



_TO BE CONTINUED_

giovedì 13 settembre 2007

lo sciamano dell'acqua I°




Saremo partiti di buon ora... se non ci fossi stato io.



Movimenti da bradipo, lucidità mentale di una ottantenne colpita da morbi assortiti: "ora potresti fare di me quello che vuoi non opporrò nessuna resistenza".

Ho male al collo, male alla testa, male al ginocchio ed alla spalla destra (questi ultimi danno segno di se da un bel po di mesi). Cerco di organizzare una finta coordinazione tra azione, pensiero e movimento, sperando di ingannare chi mi osserva. Colui che mi osserva è lucido ed ha una presenza di spirito che io conquisto verso le 17.15 - 17.20 ..... Costui/Colui protesta! Perchè è tardi e dobbiamo partire per trovare: "lo sciamano dell'acqua".

Urge strategia per guadagnare qualche minuto! Ok AAAd., dico-grido dal bagno, "Okkeiii... tu prepara i panini io cerco di capire...dopo... qualcosa da internet...

[Di norma la mattina compio le seguenti azioni: allungare la mano sul tasto della sveglia, girarmi sull'altro fianco e fare finta di niente, dopo 10 minuti allungare l'altra mano e zittire la sveglia del cellulare, scivolare poi dal letto, fare pipi (non a letto), andare in cucina, preparare il caffè, sorseggiare mezza tazza, tornare a letto per altri dieci minuti..... poi ma ...poi...la doccia. Oggi domenica 9 settembre (mio onomastico) bisogna cercare lo sciamano.]



Partiamo! Viale Amedeo di Savoia poi tangenziale est-ovest di Napoli, poi A1 direzione nord... usciti dalla città comincia lo squallore senza uguali della provincia a nord di Napoli, non esiste di peggio in nessun paese occidentale. Qui la guida rossa del Touring Club spende poche parole e, nel tentativo di descrivere questi metropaesoni da 60 70 80mila abitanti, diventa paonazza per l'imbarazzo e per la difficolta di trovare parole appropriate per una loro rapida descrizione.


Al di la dei lati della striscia d'asfalto della A1:


caseinformialtebasselarghestretteintonacateenoncartellipubblicitariespazzaturaerbacce
poiancoracaseinformialtebasse
....campagna....
....spazzatura....
...quaelàpubblicità...
....spazzaturevarie....
centrocommercialeiperiperiperipermediaworldikeastorecarrefourcoopauchanikepalace
megawattcastorama
leroymerlinshoppinghousemultibit
macdonaldapplestorecampania180negozi25
bareristoranti decathlonunieurocon100negozicon11111postiautomultituttocon 10 11 12 totsale ..... scendonoiprezzi salelosquallore.



Intanto case scheletri e fumi neri dalla terra... [ma cosa bruciano?]... In cosa si identificano gli abitatanti di queste zone? A cosa associano il senso di appartenenza alla loro città, al loro territorio? Cosa rende familiare una strada da una altra o una altra ancora in questi posti informi senza un monumento, senza il paesaggio dove la bruttezza è così aggressiva? Molti di questi paesoni finiscono in ANO qualcuno in OLA qualcuno in ERRA ma il risultato non cambia.



Passaggio di provincia:


qui più campagna meno case più fabbriche....moltefabbriche, ancora un IPERcoso, questo veramente enorme! qui i paesoni finiscono i ISE o in ONI il risultato cambia di poco.


Usciamo a caserta sud direzione Sannio.....



TO BE CONTINUED!




giovedì 6 settembre 2007

dangerous




si può esibire il proprio disadattamento?

si può trasformare il desiderio di bellezza in una malattia?

si può somatizzare il disagio?

si può rifiutare di adeguarsi?

moda, stereotipo, identico, vorrei essere come tal dei tali!

ossessione, disturbo compulsivo ossessivo


Heaven is a Place on Earth [?]




i messaggi, lo starsystem, la bellezza ad ogni costo ,deviano la mente

feticismo, glamour, marchi, oggetti, pressione sociale ...



la manifestazione del proprio disagio del proprio senso di inadeguatezza conduce anche verso il ridicolo e l'orrore...



di cosa sono fatto io?

non metto in luce una parte di me, non sopporto la dualità del mio sguardo, vorrei poter sorridere come un tempo senza nascondermi.

di cosa sono fatto io?

quali sono i miei valori le mie ambizioni [?]

di cosa sono fatto io?

credo a tutti quelli che mi dicono tu non sei come gli altri [?]

credo a chi mi ripete: sai dopo un po non me ne importa niente del tuo ... come lo chiami? problema?... vedo altro di te! [?]

credo a chi mi dice: mi piaci come sei, come ti ho conosciuto ora, non saresti così senza quello che hai vissuto [?]

di cosa sono fatto io?

subisco anche io i condizionamenti prepotenti del come dovrei ma non sono [?]

di cosa sono fatto io?

perchè do risposte inadeguate a questa domanda [?]


Heaven is a Place on Earth [?]

mercoledì 1 agosto 2007

lost & found



A volte si ritrova cio che si pensava definitivamente perduto





"Mon amoureux dit qu’il ne me connaît pas Il vit loin de tout, il vit trop loin de moi Sur le plus haut volcan où l’amour est éteint Il reviendra demain"

[qualcuno canta]



"Subtle ripples forming closer Touching me, I can't escape Foolishly I think I'm stronger Then a kiss, now it's too late"

[qualcuno canta]


di nuovo lo stesso odore [ qualcuno mi ha detto di chiamarlo zahir][questo qualcuno è un amico]

di nuovo le stesse forme [qualcuno scrisse: desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è altro che il suo accessorio][questo qualcuno è uno scrittore]

di nuovo lo stesso egoismo [qualcuno ha imparato a vivere, vedere e leggere il momento che vive nell'istante in cui lo vive, comprende che non arriva niente da lì, il transito avviene in una sola corsia ed in un solo senso... cose ovvie... era semplice da capire, da tempo, ma è apparso nitido solo ora, senza autoinganni e con la lucidità che spegne anche l'amore per quel desiderio][questo qualcuno sono Io]




"Oh je veux partir sur la seule route où il y a du vent"

[qualcuno canta]

venerdì 27 luglio 2007

discovery



Scopro che le formiche sono ghiotte di melata


Scopro che la melata è prodotta dagli afidi che si nascondono sotto le foglie



Scopro un sospetto ed intenso andirivieni di formiche lungo i rami delle mie due piante di limone





Scopro degli strani accumuli di terra al piede dei miei vasi, come se qualche ometto minuscolo avesse arato e lanciato giù qualche minuscola palata di terra



Scopro che le formiche allevano gli afidi e li trasportano verso l'apparato radicale delle piante con conseguente notevole danno per la pianta


Scopro che le formiche sono intelligenti.... ma anche un po stronze


Scopro che devo trovare un modo per difendermi da questa inaspettata allenza



Scopro la presenza di altre creature mostruose arrivate di recente dall'America del nord, dapprima nelle campagne venete, poi, subito dopo, sul mio balcone. La Metacalfa pruinosa nota pure come "sputacchina" ... anche lei produce grosse quantita di melata.....

Scopro una soluzione estrema per i miei due alberi di limone