
Ma ha ragione! come posso contestare?
Tra strade sporche piene di carte e spazzature di ogni tipo, (probabilmente residui di sfilate fatte nei giorni precedenti), passano sotto i nostri occhi padri Pii, Madonne Addolorate, ed un Tornado[!] ... tutti ricoperti di chicchi d'uva azzeccati col vinavil .... restiamo increduli ..... in un angolo sotto il basamento di una chiesa un venditore di cd "pezzotti" spara a tutto volume ultimi hits di cantanti napoletani. La mia mente vola (trova rifugio) al ricordo del caffè bevuto seduto al tavolino sotto ai portici, di fronte al duomo di Cividale. Anche lì fervevano i preparativi di un evento anaologo a quello che, con orrore, ora sfila sotto ai nostri occhi. Le persone che lì osservavo, i frammenti dei loro discorsi, che oziosamente coglievo, erano diversi, soprattutto il tappeto musicale era tutt'altra cosa ......
Torno in me e tra la folla vedo un banchetto sistemato fuori dal portone di una specie di pro-loco. Seduta al banco una ragazza dallo sguardo intelligente e vagamente intellettuale... penso: "ecco! questa è la tipa giusta per chiedere dello sciamano, forse non tutto è perduto!"
Alle mie domande, con voce roca, risponde: "veramenDe io non Zono di guà Ghiedete al direttore"...
Sfiduciato ripeto le mie poche e povere notizie al direttore, costui (direttote poi di cosa? mi chiedo mentre l'ascolto) non sa niente di acque e sciamani mi parla di un politico, di qualcuno che è venuto a vedere qualcosa su una montagna, mi indica con intrecci di mani e di braccia la via per questa montagna... io provo a ripetere, ma è evidente che non ho capito un cazzo ... nella mie orecchie, ancora oggi, risuona il modo in cui ha pronunciato il nome dell'onorevole e sconosciuto politico che è venuto alla montagna... non so chi sia... ma nel suo tono c'erà un tono reverenziale fastidioso. Qui siamo nel reame del Clemente "Pastella"....
Giriamo un po fino a quando l'avvilimento prende il sopravvento buttiamo l'occhio qui e là dentro i terranei abbandonati adibiti ad improbabili rivendite di vino ed altre robe... ma è tutto raffazzonato e sgradevole.... quindi rapidamente fluiamo via da Solopaca....
Appena fuori dalla città, in una valle percorsa dal fiume Calore, si apre un paesaggio bellissimo fatto di tanto verde e tanti tanti tanti tanti filari di uva.
Armonia insperata e rincuorante, mentre parliamo e confrontiamo il paessaggio che vediamo con altri che abbiamo visto: a Trapani, in Toscana o nel Friuli in una cascata di libere associazioni di ricordi, all'improvviso, entrambi, veniamo attratti e colpiti da un riverbero azzurro molto in alto tra il verde fitto del bosco che ricopre una montagna alla destra della strada.....
E' il segnale che aspettavamo!
_TO BE CONTINUED_
4 commenti:
eddai...
ma nelle vostre zone avete una carica di simpatia che tutti vi invidiano. la ragazza ignorante è ignorante non per colpa sua, e chi ha appiccicato l'uva col vinavil magari pensava di fare un capolavoro. io sono innamorato delle imperfezioni popolari. scusami se sono un pò grillo parlante...ma non mi sono mai posto il problema che qualcuno possa pensare "oh, mamma, sti terroni"...
....che ci sei rimasto male?...è che volevo "stimolarti" a scoprire bellezza anche dove non ce ne sta apparentemente...(difficile per uno con un senso estetico come il tuo, mi sa...)
e poi...dietro la perfezione del nord, troppe volte ho visto una tale freddezza...
da che parte stai?
ciau
No perchè dovrei restarci male!
Riguardo alla presunta carica di simpatia pulcinellesca non ho alcuna sintonia ne affinità...
Al nord non ho mai avvertito la freddezza di cui parli anzi ho visto una socialità migliore di quella disponibile da queste parti...
Altrove ognuno ha la percezione della presenza e del rispetto dell'altro... qui dalle mie parti c'è una forte aggressività ed un individualismo menefreghista che ha sicuramente radici e spiegazioni socio-antropologiche che non riesco a digerire e mi procura molta rabbia e disagio...
quando torno da un periodo trascorso altrove, nord o sud che sia, vivo per un po rintanato in casa... in attesa di superare quello che definirei un vero e proprio senso di disgusto per l'ambiente che mi circonda...
eppure vivo in un bel posto!
tutta colpa degli spagnoli (disgustosi)..
mi stanno chiamando a raffica per andare a lavorare a milano, ma come personale ata. al momento provo a sperare che 20 anni di studio di conservatorio non siano stati sabbia al vento e sto rinunciando...e resto nei miei bei posti. tu èperchè non provi a trasferirti al nord? (so che con la libera professione è molto complicato...)
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