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mercoledì 18 aprile 2007

luce dei miei occhi


E' una frase che mi piace, o, semplicemente la musica che sto ascoltando, adesso, sdraiato sul tappeto. E' una frase che qualcuno mi ha detto da bambino e che mi ha riempito di gioia, o, semplicemente è la musica che sto ascoltando, adesso, sdraiato sul tappeto, con la pancia sotto. E' una frase che mi piace, che è anche titolo di un film che piacque solo a me, o, semplicemente è la musica che sto ascoltando, adesso, sdraiato sul tappeto, con la pancia sotto e le gambe piegate ed intrecciate all'indietro. E' una frase che mi piace, perchè mi ricorda le emozioni che sento quando incontro alcune persone con un'aura solida, tangibile, che vedo come un anello intorno alla loro testa all'altezza degli occhi, o, semplicemente la musica che sto ascoltando, adesso, sdraiato sul tappeto con la pancia sotto e le gambe piegate ed intrecciate all'indietro, col peso del corpo scaricato all'altezza dello stomaco, mentre digito, creando un forcina con le braccia, che mi da stabilità. E' una frase che mi piace, che vorrei che qualcuno mi rivolgesse ancora oggi o che io vorrei rivolgere a qualcuno, o semplicemente è la musica che sto ascoltando adesso.
Ora mi giro, guardo il soffitto. Mi piace questa prospettiva insolita, penso alle due telefonate che ho ricevuto oggi. Una inaspettata che non vuol dire niente se non una attenuazione dei suoi veti autoimposti. Un'altra consueta, sicuramente non inaspettata, ma portatitrice di una novità, che mi ha richiamato all'ordine. A. mi ha manifestato un grande senso di disagio, che io distratto, non ho voluto cogliere fin'ora. Non mi ha chiamato in causa direttamente, ma mi sento responsabile. Mi ha parlato di se del suo senso di insoddisfazione, pur avendo raggiunto ogni obiettivo nel campo del lavoro.Mi ha descritto la routine, che conosco, delle sue giornate e dice che è stufo, non è questo che voleva. Non fa più quello che gli piace fare, da quando vive qui, non ha più impegni civili e sociali, non è più circondato da persone ed amici come quando viveva nella sua terra. Sento che è molto depresso. Partecipo alla discussione, ma c'è un pensiero fisso, mentre parlo con lui che mi gira per la testa,.... anche ora. Mi sento responsabile, chiamato in causa anche se non l'ha detto.

1 commento:

Fabrizio ha detto...

...o, semplicemente, è più facile vedere la luce negli occhi degli altri che nei propri...